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Cannabis e salute orale: quali sono gli effetti della marijuana su denti, bocca e gengive?
Cannabis e salute orale: quali sono gli effetti della marijuana su denti, bocca e gengive?
Cannabis e salute orale: quali sono gli effetti della marijuana su denti, bocca e gengive?
Cannabis e salute orale: quali sono gli effetti della marijuana su denti, bocca e gengive?
1 Febbraio 2023

Cannabis e salute orale: quali sono gli effetti della marijuana su denti, bocca e gengive?

Dei danni che il fumo di sigaretta causa a tutto l’organismo e anche al cavo orale (infiammazione gengivale, neoplasie orali, fallimento degli impianti dentali, etc.) se ne parla spesso: molto meno di frequente, invece, si parla di cannabis e delle conseguenze che il suo uso può avere sulla salute di bocca, denti e gengive.

Storicamente la cannabis è stata fumata sotto forma di marijuana; la sua legalizzazione in varia Paesi del mondo per uso medico e/o ricreativo (senza contare la sua facile reperibilità anche laddove il suo consumo rimane illegale) ha reso questa pianta sempre più disponibile anche in altre forme, come prodotti commestibili e/o ad applicazione topica.

Le conseguenze dell’uso della marjuana sulla salute sono note (anche se grazie agli studi in merito siamo e saremo in grado di saperne sempre di più) ma, trattandosi di una pianta sempre più utilizzata, è bene chiedersi quali siano le conseguenze della marjuana anche a livello del cavo orale, ed è ciò che cercheremo di spiegare in questo approfondimento.

Cos’è la cannabis?

La cannabis è un genere di piante annuali da fiore presenti nelle zone temperate di tutto il mondo, con una lunga storia di utilizzo a scopo industriale, ricreativo e medicinale: la pianta Cannabis sativa agisce come blando sedativo e stimolante dell'umore per chi la consuma a scopo ricreativo, ed è utilizzata anche per le sue proprietà analgesiche e antiemetiche (capaci di prevenire vomito e/o nausea) in applicazioni cliniche.

La cannabis è dannosa per il cavo orale?

La difficoltà dell’associare il fumo di cannabis a problemi di salute (più o meno gravi) è che la marijuana viene spesso usata con il tabacco (che da solo è estremamente dannoso per l’organismo) oppure con il consumo concomitante di alcool e/o altre droghe.

Quindi è molto difficile sapere se determinate patologie sono state causate dalla cannabis in sé, o dall’uso di altre sostanze che vengono assunte nello stesso periodo di tempo.

Perché chi consuma cannabis ha più carie?

Un dato interessante riguarda la carie: chi consuma cannabis in modo abituale ha un numero di carie significativamente più elevato rispetto a chi non usa questa pianta; questo vuol dire che la marijuana fa venire la carie? Di nuovo, non si tratta di un effetto diretto ma di una conseguenza indiretta del suo consumo.

Il THC (uno dei maggiori principi attivi della cannabis) interagisce con i recettori cerebrali che regolano le emozioni, il dolore e il senso dell'olfatto e del gusto rilasciando la grelina, un ormone che stimola la fame; questo porta chi utilizza marijuana ad avere maggior appetito e preferire cibi e snack dolci e processati, quindi dannosi anche per i denti e il cavo orale (e sono loro a provocare la carie).

Quali sono altre patologie orali associate all’uso di cannabis?

Il fumo di cannabis è associato a complicazioni parodontali, xerostomia (secchezza delle fauci) e leucoplachia, nonché a un aumento del rischio di tumori della bocca e del collo.

Il fumo di marijuana è anche associato a ingrossamento gengivale e infiammazione cronica della mucosa orale  talvolta definita "stomatite da cannabis", che può evolvere in neoplasie maligne.

Gli effetti immunosoppressivi della cannabis possono contribuire anche a una maggiore prevalenza di candidosi orale rispetto a chi non ne fa uso: è stato ipotizzato infatti che gli idrocarburi presenti nella cannabis forniscano una fonte di energia per la Candida albicans, con conseguente aumento della presenza e della densità delle colonie.

Numerosi studi hanno poi suggerito una relazione diretta tra il consumo di cannabis e la malattia parodontale: studi recenti hanno testato la relazione tra parodontite e uso frequente di cannabis tenendo in considerazione anche una serie di fattori “confondenti” come il fumo di sigaretta, l'uso di alcol, lo stato sociale e altri problemi di salute.

Perché per il dentista è importante sapere se una persona fa uso di cannabis?

Chi consuma cannabis in modo salturario o regolare può dirlo senza preoccupazioni al proprio dentista (che non può rivelare a terzi le informazioni di un paziente); per un odontoiatra, infatti, è importante essere al corrente dell’eventuale consumo di cannabis di un paziente o una paziente per diverse ragioni:

Chi consuma cannabis saltuariamente, ma soprattutto chi lo fa in modo costante, dovrebbe tenere a mente alcune buone pratiche per mantenere un’igiene orale efficace:

Riferimenti: 

Cannabis: Oral Health Effects - ADA (American Dental Association)

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