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La cura dei denti è una pratica universale, ma i metodi possono variare incredibilmente da una cultura all'altra!
Mentre oggi molti e molte di noi si affidano a spazzolini da denti moderni e dentifricio al fluoro, altre culture si basano su tradizioni radicate nella storia e nella natura: in questo post racconteremo alcune delle tradizioni più curiose e affascinanti per la cura dei denti provenienti da tutto il mondo.
In molte parti dell'Africa, specialmente in aree rurali, è comune usare ramoscelli da alberi specifici come strumenti per la pulizia dei denti. Ad esempio, il rametto dell'albero di Miswak, usato ampiamente in Africa e Medio Oriente, è apprezzato per le sue proprietà antibatteriche naturali.
Per pulirsi i denti con questo ramo bisogna masticarne l’estremità fino a quando non si sfibra, trasformandosi in una spazzola rudimentale ma piuttosto efficace (in mancanza d’altro!).
In India, una pratica tradizionale per la pulizia dei denti riguarda l'uso del "dant manjan", una “polvere dentale” composta da una varietà di erbe, sale, e altre sostanze naturali: questa polvere non solo aiuterebbe a pulire i denti, ma si crede abbia anche proprietà che rafforzano le gengive e migliorano la salute orale generale.
In Polinesia una pratica di igiene orale comune vede l’utilizzo del carbone derivato dalla combustione di certi legni o gusci di noce di cocco come dentifricio: il carbone, essendo abrasivo, aiuta a rimuovere le macchie dai denti, rendendoli visibilmente più bianchi.
Attenzione però! Come abbiamo visto nell’articolo dedicato alla pulizia dei denti con il bicarbonato, con il sale e con il carbone attivo, l’impiego di sostanze abrasive può in un primo momento “grattare via” le macchie superficiali ma un uso prolungato determina la perdita dello smalto dentale con tutta una serie di conseguenze negative (ad esempio sensibilità dentale e denti ingialliti perché la perdita dello smalto espone la sostanza sottostante, la dentina, che è di colore giallo).
Non è esattamente una pratica di pulizia dentale, ma in molti paesi del Sud-Est asiatico masticare le foglie di betel è una tradizione culturale che, le popolazioni locali credano contribuisca anche alla salute della bocca.
Le foglie di questo albero sono spesso masticate con noci di areca, a cui vengono attribuite proprietà capaci di calmare il mal di denti e rafforzare le gengive.
Il consumo delle noci di areca è invece molto dannoso per gli esseri umani! Non solo questo frutto colora i denti di rosso ma è anche cancerogeno per le persone.
In Europa, durante il Medioevo, le persone spesso ricorrevano a collutori fatti in casa per mantenere l'igiene orale: questi collutori potevano essere elaborati da una varietà di ingredienti, incluso il vino, che si pensava avesse proprietà antibatteriche e che quindi fosse efficace nel mantenere la bocca pulita e fresca.
Queste tradizioni mostrano quanto la cura dei denti sia una componente essenziale del benessere in ogni cultura, sebbene i metodi possano variare enormemente: alcune di queste pratiche (o per lo meno i concetti che ne sono alla base) sono state validate dalla scienza moderna, mentre altre persistono per la loro importanza culturale e non perché sia stata provata la loro efficacia (anzi, per alcune abbiamo visto che si tratta addirittura di pratiche dannose).
In ogni caso, rimane affascinante conoscere come diverse culture affrontano l'igiene orale e come queste pratiche si siano evolute nel corso dei secoli!
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